Il leader e il potere

 

Il potere di posizione e il potere personale

Il leader è un individuo in grado di influenzare le persone intorno a lui, arrivando a determinarne i comportamenti. La pluralità delle definizioni del concetto di leadership che si sono susseguite nella storia, mostrano che questo concetto è difficile da inquadrare perché è trasversale: non solo è un fenomeno organizzativo, ma anche politico, sociale e psicologico. La leadership è definibile come il processo mediante il quale si influenzano le attività di una singola persona o di un team che lavora per il conseguimento di uno o più traguardi.Si può applicare sia a gruppi formali (come il team lavorativo) sia informali (come la famiglia o un gruppo di amici).

Un concetto correlato alla leadership è quello del potere. Il potere può essere considerato uno degli strumenti che il leader esercita per influenzare gli altri. Il potere può essere considerato come una sorta di energia alla base di un’azione che traduce un’intenzione in realtà. Capiamo quindi che il potere diventa il requisito tramite cui il capo guida gli altri membri di un’organizzazione. Ma che origini ha il potere?

Il potere può essere di posizione o può essere personale. Il primo deriva dal ruolo che il "capo" esercita in azienda, la sua autorità è legittimata in maniera formale. Non meno importante il secondo che si basa invece su qualità personali come le competenze tecnico-professionali ma anche la capacità di infondere positività alle persone, qualità come l’empatia, il carisma, la lealtà. Nel secondo caso il potere si traduce come la predisposizione dei collaboratori nei confronti delle direttive impartite dall'alto.

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